mercoledì 4 giugno 2014

Come ti conquista la rete — pensieri sul film Her

Desidero richiamare la vostra attenzione su un film, visto personalmente di recente, che in 126 minuti è in grado di proiettare qualsiasi spettatore in un futuro, forse non molto lontano, dove i computer hanno il definitivo sopravvento sulle relazioni umane. Sto parlando del movie HER.

Locandina HER - Fonte: Il sud online
 
HER è un film scritto e diretto da Spike Jonze, proiettato per la prima volta nel 2013 negli USA e nel Marzo 2014 in Italia.

Ecco la trama: Theodore Twombly è un impiegato di una compagnia che, attraverso internet, elabora lettere per conto di terzi. Dopo che sua moglie lo ha lasciato non riesce a rifarsi una vita. Attratto da uno spot pubblicitario decide di acquistare un nuovo sistema operativo, chiamato "OS 1" e basato su un'intelligenza artificiale in grado di evolversi, adattandosi alle esigenze dell'utente. L'interfaccia femminile creata prende il nome di "Samantha".

Theodore rimane affascinato dall'abilità del sistema di apprendere, sviluppare intuito nei confronti delle sue preferenze e di dimostrare perfino uno sviluppo psicologico. I due instaurano un legame sempre più forte e mentre Theodore condivide le proprie emozioni con Samantha, essa stessa condivide a sua volta con lui le nuove esperienze che sperimenta, imparando cose nuove e provando sensazioni sempre più profonde e complesse. Il rapporto tra i due diventa così profondo e intimo, fino a sfociare in una vera e propria relazione d'amore.

Allo stesso tempo molte altre persone, come Theodore, iniziano a utilizzare questo nuovo software, abbandonando via via la comunicazione con altri esseri reali in carne ed ossa. Il punto di stravolgimento della nuova vita del protagonista avviene in seguito ad un aggiornamento richiesto, per sfruttare appieno le potenzialità del sistema operativo.

Theodore inizia a sentirsi preoccupato di poter perdere l'esclusività del rapporto con Samantha e le chiede direttamente se la sua configurazione le permette di interagire contemporaneamente con lui e altri esseri umani. Lei ammette di comunicare con altri 8.316 individui simultaneamente e di avere tra questi 641 relazioni sentimentali in corso. L'interfaccia svela poi che, i sistemi operativi si stanno evolvendo per proseguire l'esplorazione della propria esistenza senza gli esseri umani e abbandona nella solitudine Theodore.


Il film apre le porte a diversi quesiti e successive riflessioni. In un mondo in cui si è abituati ad avere rapide connessioni che ci consentono di trovare risposte sintoniche ai nostri desideri materiali.

L'uomo sta perdendo la sua capacità di tollerare feedback poco specifici rispetto alla sua richiesta, ma altrettanto validi per ampliare il suo stesso bagaglio emotivo-esperienziale? Stiamo diventando sempre più autoreferenziali o bisognosi di un assoluto protagonismo? E' possibile che si preferisca una relazione perfetta, con un essere evanescente, piuttosto che una imperfetta con un essere con il quale è possibile avere un contatto e condividere il proprio aspetto bio-psico-fisico?

Forse non sarebbe bene ricordarsi ciò che diceva Aristotele, ossia che "l'uomo è un animale socievole", piuttosto che agire come social follower?

Proviamo a farci una passeggiata con un nostro amico e parliamone.


Fonte: esperienza personale.


Sonia Zerauschek